Laura Pausini - Simili


                               

                                        LAURA PAUSINI - SIMILI



Il brano è scritto da Laura Pausini insieme a un suo collaboratore storico, Niccolò Agliardi, rappresenta un filo conduttore per le canzoni presenti nell’album. La bellezza di essere simili, è la bellezza stessa della vita: l’essere diversi dagli altri, seppur non totalmente, e allo stesso tempo assomigliare agli altri, pur non essendo uguali. È questo il nostro legame con il mondo, con la vita.

                TESTO:
Sono scappata via
quando mi sono vista dentro a un labirinto
senza decidere
ospite in casa mia
con sillabe d'amore tutte al pavimento
come la polvere

Ma arrivi tu che parli piano
e chiedi scusa se ci assomigliamo
arrivi tu da che pianeta?
occhi sereni anima complicata
anima complicata

Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io così simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
la protezione tra esseri simili

Non mi domando più
se ci sarà qualcuno a tendere la rete
pronto a soccorrere
me lo ricordi tu
chi vola impara a sfottere le sue cadute
come a difenderle 
e così fai tu e nascondi piano
la tosse e il cuore nella stessa mano

arrivi tu
che sai chi sono

Io così simile a te
a trasformare il suono della rabbia
io così simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili

Arrivi tu che fai passare
la paura di precipitare

Io così simile a te
liberi e prigionieri della stessa gabbia
io così simile a te
un bacio in fronte e dopo sulle labbra
la meraviglia di essere simili
la tenerezza di essere simili
la commozione per essere simili

 ANALISI DEL TESTO:


Sono scappata via A
quando mi sono vista dentro a un labirinto B
senza decidere. C                                                         RIMA INCATENATA
Ospite in casa mia A
con sillabe d’amore tutte al pavimento B
come la polvere. C 

Ma arrivi tu che parli piano A
e chiedi scusa se ci assomigliamo. A
Arrivi tu da che pianeta?                                            RIMA BACIATA
Occhi sereni anima complicata B
anima complicata. B

 Io così simile a te A
a trasformare il suono della rabbia. B                       RIMA ALTERNATA
Io così simile a te A
un bacio in fronte e dopo sulle labbra. B
La meraviglia di essere simili C
la tenerezza di essere simili C                                   RIMA BACIATA
la protezione tra esseri simili. C

Non mi domando più A
se ci sarà qualcuno a tendere la rete B
pronto a soccorrere. C                                                 RIMA INCATENATA
Me lo ricordi tu A
chi vola impara a sfottere le sue cadute B
come a difenderle. C

E così fai tu e nascondi piano A
la tosse e il cuore nella stessa mano. A                RIMA BACIATA

Arrivi tu
che sai chi sono.

Io così simile a te A
a trasformare il suono della rabbia. B                      RIMA ALTERNATA
Io così simile a te A
un bacio in fronte e dopo sulle labbra. B
La meraviglia di essere simili C
la tenerezza di essere simili. C                               RIMA BACIATA

Arrivi tu che fai passare A
la paura di precipitare. A                  RIMA BACIATA

Io così simile a te A
liberi e prigionieri della stessa gabbia. B
Io così simile a te A                                               RIMA ALTERNATA
un bacio in fronte e dopo sulle labbra. B
La meraviglia di essere simili C
la tenerezza di essere simili C                               RIMA BACIATA
la commozione per essere simili. C


Nel brano sono presenti consonanze e assonanze, come:
via…mia (assonanza)
labirinto…pavimento (consonanza)
più…tu (assonanza)
rete…cadute (consonanza)
soccorrere…difenderle (assonanza)

Sono presenti anche molte figure retoriche, come:
ANAFORA -> anima complicata - anima complicata
ANASTROFE -> Arrivi tu da che pianeta?
METAFORA -> Il suono della rabbia
SIMILITUDINE -> con sillabe d’amore tutte al pavimento come la polvere
                            chi vola impara a sfottere le sue cadute come a difenderle
SINESTESIA -> la tosse e il cure nella stessa mano

Il brano è costituito da otto strofe. La prima, la quarta e la sesta strofa sono delle sestine (formate da sei versi); la seconda strofa è un pentastiche (formata da cinque versi); la terza e l’ottava strofa sono delle eptastiche (formate da sette versi); la quinta è una quartina (formata da quattro versi) e la settima strofa è un distico (format da due versi).



 

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